Perché fare Risk Management?

perche-fare-risk-management

Le aziende hanno la necessità di comprendere il livello complessivo di rischio insito nei loro processi e nelle loro attività. Ciò implica il riconoscere e dare priorità ai rischi più significativi, individuare le criticità, riconoscere le debolezze dei controlli, arrivando ad attuare un efficace processo di Risk Management

La necessità di una efficace strategia di gestione del rischio ha assunto negli anni una rilevanza prioritaria per le aziende, a prescindere dalla dimensione, dal fatturato o dal settore operativo di riferimento, transizione che ha avuto un impatto sistematico sulla figura del Risk Manager e sul suo coinvolgimento nella discussione da parte del vertice aziendale.

Sono infatti in costante aumento le aziende interessate ad affidare la responsabilità di un compito tanto delicato a un professionista specializzato che possieda le competenze tecniche e la preparazione necessaria a prevedere e predisporre gli strumenti necessari a fronteggiare le differenti tipologie di rischio, quali: metodi di trattamento e controllo dei rischi, gli aspetti giuridici legati al trasferimento assicurativo, i concetti di assicurazione e riassicurazione e il rispetto degli standard internazionali in vigore (es. ISO 31000, COSO framework).

L’analisi e la valutazione dei rischi rappresentano infatti fattori essenziali per la gestione e prevenzione di eventuali situazioni di crisi, soprattutto in un mondo in rapido mutamento, dove i rischi a cui deve far fronte un’azienda aumentano, diventando al contempo più complessi, diversificati e strettamente interconnessi fra loro.

Il Risk Management deve pertanto diventare parte integrante della governance delle organizzazioni e coinvolgere il top management fornendo linee guida efficaci ma non coercitive, concetto ormai interiorizzato dalle grandi multinazionali, dove il Risk Manager affianca gli organi dirigenziali ma tuttora in via di sviluppo presso le PMI e le Pubbliche Amministrazioni.

Una volta adottate come sistema, le procedure di controllo e gestione del rischio cominciano a coinvolgere tutti i settori aziendali consentendo di valutare con essi le fonti di rischio rilevanti: dalle catastrofi naturali, ai danni all’immagine fino al risarcimento a terzi. Il Risk Management prende infatti in considerazione quelle tipologie di rischi legati all’attività aziendale che potrebbero comportare perdite o danni che incidano sui profitti, sulle quote di mercato o danneggiarne l’immagine. A titolo di esempio, si tratta di criticità che riguardano l’incendio degli stabilimenti, l’inquinamento ambientale, l’interruzione di attività di uno o più stabilimenti, le catastrofi naturali, i danni a terzi, nonché problematiche legate a nuove tipologie di business o all’ingresso in nuovi mercati.


Documenti

Che cos e il risk management-A Pappagallo.pdf

72 KB

ANRA - Codice Autodisciplina.pdf

530 KB